Frattura scomposta del bulbo tibiale e della diafisi tibiale
17 apr 2010 | |
Il trattamento di questo tipo di frattura, che interessa il bulbo (o pilone) tibiale e la diafisi tibiale | |
è ancora molto controverso : la maggior parte degli ortopedici preferiscono l'uso di placche (specie quelle di ultima generazione, con viti a stabilità angolare.Questa tecnica però possiede numerosi svantaggi:-obbliga ad una importante esposizione del focolaio di frattura e quindi-altera la vascolarizzazione dei frammenti ossei e quindi-aumenta i rischi di infezione e quindi-maggiori sono le probabilità di un ritardo di consolidazione o di una pseudoartrosi | |
Altri, come me, invece preferiscono un'osteosintesi di minima del focolaio di frattura articolare e un'osteosintesi a cielo chiuso della frattura diafisaria tibiale ... | |
mediante inchiodamento endomidollare. | |
Qui vedete il controllo post-operatorio : attraverso una incisione di minima veniva ridotta la frattura del bulbo tibiale e sintetizzata con 2 viti. | |
poi la frattura, trasformata in una frattura diafisaria semplice, | |
veniva trattata con un chiodo endomidollare | |
che è stato bloccato solo distalmente perchè i rischi di problemi torsionali erano minimi dato che la frattura era ridotta anatomicamente | |
mentre il focolaio di frattura aveva una lievissima diastasi.Qui potete vedere il buon allineamento della frattura ottenuto. | |
Quando è possibile, è meglio risparmiare i tessuti facendo piccole incisioni e privilegiare le riduzioni e le osteosintesi a cielo chiuso.In caso di necessità si può eseguire una riduzione cruenta con piccole incisioni ed ottenere ugualmente una sintesi stabile con i chiodi endomidollari, che non traumatizzano la cute e le parti molli e che consentono una precoce mobilizzazione ed un recupero più rapido della funzionalità. | |