Ho visto la pubblicazione sulla brachimetatarsia del IV dito del piede. Io soffro di questa patologia e vorrei avere qualche informazione in più (quanto dura la degenza, se è doloroso, se è possibile camminare durante tutto il periodo, ecc.). A chi mi posso rivolgere? Io abito a Milano.
Grazie
Commento n°1 inviato da Roberta il 8/06/2009 alle 22h25
Gent.ma sig.ra Roberta,
La degenza dura praticamente un giorno e una notte. Nella maggior parte dei casi il giorno successivo all'intervento può andare a casa con le istruzioni del caso.
L'intervento praticamente può essere considerato come una frattura del metatarso prodotta artificialmente e bloccata da un fissatore esterno; il dolore quindi è modesto e comunque tollerabile con i comuni analgesici. Può camminare ma all'inizio consigliamo di usare 2 bastoni e di non caricare molto peso per ridurre la tumefazione e il dolore. Il carico poi viene concesso in base al dolore locale. L'allungamento viene iniziato dopo 7 gg. dall'intervento e si fa seguendo semplici istruzioni che le vengono impartite prima della dimissione. Lei o un suo familiare è in grado di eseguire tali manovre senza difficoltà ; l'allungamento non avviene con dolore perchè molto lento e graduale nel tempo (0,5-1 mm al giorno). La durata del trattamento dipende dalla lunghezza da recuperare. Generalmente è compresa tra 3 e 5 mesi.
Non conosco molti Colleghi di Milano per cui non le so dire se lì può trovare qualcuno che faccia questo tipo di intervento. Non sono molti i centri in Italia che fanno abitualmente questo tipo di intervento.
Cordiali saluti,
Sandro Reverberi
Risposta di sandro il 9/06/2009 alle 00h30
ho 56 anni sono affetta da brachimetatarsia IV dito di entrambi i piedi desiderei sapere se posso tentare l'operazione di correzione ad una età avanzata, soffro da tempo perr questa malformazione e sono stufa di nasconderla
Commento n°2 inviato da marilena bertolotti il 27/08/2009 alle 20h47
l'età ha senz'altro influenza sulla rigenerazione dell'osso e quindi i
tempi di utilizzo del fissatore esterno sono sicuramente maggiori di
quelli normali.
Però non è esclusa a priori la possibilità di eseguire l'intervento,
purchè Lei sia cosciente di questo problema e quindi sia disponibile a
portare il fissatore un po' più a lungo del tempo normale, fino alla
consolidazione del rigenerato osseo. Il tempo necessario dipende
principalmente dall'entità dell'allungamento che si desidera ottenere
(un tempo medio varia dai 3 ai 5-6 mesi per un allungamento compreso
tra i 2 e i 3,5 cm).
Risposta di sandro il 31/08/2009 alle 12h02

ho 50 anni e sono affetta da brachimetatarsia del IV metatarso ad entrambi i piedi.

vorrei risolvere questo mio problema fisico ma ho paura dell'intervento di allungamento tramite fissatore esterno pertanto vorrei sapere se esiste un intervento alternativo.

vorrei essere informata sui costi e sulla durata della convalescenza

concludo chiedendo se esistono centri nelle marche o nelle regioni confinanti che fanno questo tipo di operazione

in attesa di una Vs rapida risposta porgo cordiali saluti

Commento n°3 inviato da Tiziana Diana il 1/03/2010 alle 18h57
gent.ma sig.ra T.,
gli interventi alternativi si riducono all'allungamento eseguito in una sola seduta operatoria mediante un innesto osseo prelevato in genere dall'ala iliaca. E' vero che l'intervento è eseguito in un tempo unico, ma è molto più lungo (circa 2 ore rispetto a 1 ora richiesta dalla tecnica Ilizarov o similare) e la tensione delle parti molli può essere tale da non permettere di raggiungere la lunghezza desiderata. Inoltre deve considerare che l'incisione cutanea è duplice (piede e bacino) e che il carico sul piede viene dilazionato per più tempo. Alcuni autori Coreani hanno utilizzato un'altra tecnica in cui l'allungamento del IV metatarso viene fatto utilizzando un frammento osseo prelevato dal II e III metatarso, che vengono così lievemente accorciati. L'incisione viene fatta solo sul piede, ma si sacrifica parte della lunghezza dei metatarsi vicini per allungare il IV. Sinceramente io credo che la tecnica migliore sia quella che aggiunge qualcosa che non esisteva prima (tecnica Ilizarov), non quella che prima toglie da una parte e poi restituisce in un'altra (le altre tecniche). Senza contare che il dolore nella sede del prelievo dall'ala iliaca è molto maggiore di quello che sentirebbe dalla piccola compattotomia del piede.
Per quanto riguarda i costi, nel nostro Ospedale di Reggio Emilia non pagherebbe nulla in quanto viene coperto dal Servizio sanitario nazionale.
La durata della convalescenza dipende da diversi fattori ; il più importante è comunque la lunghezza da recuperare. Consideri comunque attorno ai 3 mesi circa (potrebbe essere poco meno o poco più, a seconda dell'età, dell'entità dell'allungamento, ecc.).
Nelle Marche (regione che conosco abbastanza perchè ho abitato a Macerata per i miei primi 20 anni) esistono buoni ortopedici, ma non conosco nessuno che sia esperto nella tecnica dell'allungamento dei metatarsi (però non posso escludere che possa esserci, dato che non conosco di persona tutti i miei Colleghi marchigiani).
Cordialmente,
Sandro Reverberi
Risposta di sandro il 4/03/2010 alle 19h19

Gentile Dottore,

anch'io presento la brachimetatarsia ad quarto dito del piede destro, ed inoltre anche il mignolo della mano destra è nettamente più corto, mentre il pollice ha l'ultima falange più corta rispetto a qualle della mano sinistra. L'aspetto estetico della mano non mi interessa in particolar modo, ma il problema si presenta a livello funzionale nel piede poichè ho 26 anni, problemi di postura, una lieve scoliosi dorso lombare sinistra e un'asimmetria delle creste iliache in cui la destra è 5 mm più alta della sinistra e intensi dolori di cervicale. Non mi sono posta la soluzione dell'operazione sino ad ora, ma ho iniziato ad accusare delle fitte alla pianta del piede e crampi alle dita che in alcune giornate mi rendono difficile camminare. L'allungamento del dito del piede potrebbe risolvere almeno in parte i problemi di postura e alla colonna? Temo che col tempo questi sintomi possano divenire più acuti...

La ringrazio

Cordiali saluti

Commento n°4 inviato da Annalisa (Ferrara) il 4/04/2010 alle 18h32

Gent.ma Annalisa,
Lei ha detto che ha una brachimetatarsia a dx e contemporaneamente una sopraelevazione della cresta iliaca dx. Quindi l'accorciamento che ha nel piede non causa lo squilibrio del bacino, quindi non dovrebbe essere la causa diretta della scoliosi, del dolore al rachide cervicale e del dolore alla colonna. L'accorciamento di un metatarso potrebbe alterare la meccanica locale del piede, quindi potrebbe causare dolore al piede ma nella maggio parte dei casi è asintomatico o quasi (il problema è molto più estetico che funzionale). Detto questo, credo che le convenga escludere le altre cause più comuni di dolore al piede e al rachide (ad es. un discopatia lombare a livello L4-L5 o L5-S1, ecc.). Se non emerge nulla che possa giustificare il dolore, bisogna vedere perchè il piede suscita dolore. Normalmente la brachimetatarsia non è di per sè causa di dolore a meno che non provochi un sovraccarico metatarsale (ma questo avviene generalmente in età molto più avanzata).
Cordiali saluti,
Dr. Sandro Reverberi

Risposta di sandro il 5/04/2010 alle 20h07

Buongiorno dott. Riverberi

anch io ho un problema di brachimetatarsia al 4 dito del piede sinistro e guardando quasto sito ho trovato molti casi come il mio.

Volevo sapere come posso prenotare una visita con lei per mostrarle il mio piede e valutare insieme cosa si puo' fare?

Per l'operazione quanto è piu' o meno il tempo d attesa?

Attendo sua gentile risposta, ringraziandola anticipatamente porgo distinti saluti.

Giulia

Commento n°5 inviato da GIULIA RAVIZZA il 21/04/2010 alle 21h25

Per prenotare una visita basta telefonare al numero dell'ospedale dove lavoro e che si trova nell'URL :

http://ortopedia.over-blog.com/categorie-11076657.html

(non scrivo il numero diretto per evitare pubblicità).

Il tempo di attesa per l'intervento attualmente è di alcuni mesi. Purtroppo il numero di pazienti in lista è abbastanza alto, pur essendo la brachimetatarsia una patologia non molto frequente. Stiamo cercando di abbreviare i tempi di attesa ma per ora le risorse che abbiamo a disposizione non ci permettono di fare di meglio.

Cordiali saluti,

Risposta di dr. Sandro Reverberi il 21/04/2010 alle 23h38

salve dottore,

scopro con grande piacere che il mio problema di brachimetatarsia è risolvibile..grazie a questo sito ho scoperto la mia patologia ed il possibile rimedio. dopo questa felice notizia vorrei sapere se conosce spacialisti da consigliarmi a roma,sono una studentessa e mi è complicato rivolgermi all'ospedale di reggio emilia..in attesa di risposta la saluto.

Commento n°6 inviato da federica il 26/04/2010 alle 17h17

mi scuso di non averle risposto prima ; mi sono accorto solo ora del suo commento (probabilmente perchè avevo risposto in precedenza in un altro Blog ad una richiesta  simile proveniente da Roma per un problema diverso del piede).

Conosco alcuni buoni chirurghi del piede di Roma, ma nessuno che pratichi la tecnica Ilizarov su piccole ossa.

Non posso escludere che ce ne siano, ma personalmente non li conosco.

Cordialmente,

Risposta di Dr. Sandro Reverberi il 5/06/2010 alle 17h14

Salve dottore anche io soffro di questo problema con la differenza che il dito è il IImetatarso del piede destro.Confesso di aver provato una gioia incredibile nel saper che c'è un rimedio a questa situazione dato che fino ad adesso mi sono sentita spesso a disagio e la fiducia in me stessa ne ha risentito parecchio.Estate????I miei piedi non conoscono scarpe aperte se non a casa.Non avendo mai fatto lastre al piede volevo sapere se è preferibile presentarsi alla visita con questo tipo di referto medico oppure se gli accertamenti verranno fatti direttamente in ospedale da voi.Volevo inoltre chiederle se esistono delle strutture adeguate che effettuano questo tipo di intervento anche in sardegna.

cordiali saluti

Commento n°7 inviato da Claudia il 2/06/2010 alle 17h03

La ringrazio per il suo commento. La brachimetatarsia può colpire qualsiasi metatarso, ma è molto più frequente a carico del IV. E' possibile che la sua sia realmente una brachimetatarsia congenita del II metatarso ma potrebbe essere anche l' esito di una osteocondrosi dell'epifisi distale del II metatarso (morbo di Köhler II o morbo di Freiberg), che può dare un accorciamento del II metatarso e si accompagna a dolore in corrispondenza della testa del II metatarso (che invece manca quasi sempre nella forma congenita). In ogni caso la visita specialistica e le radiografie (di entrambi i piedi per confronto, se possibile) permettono di arrivare alla diagnosi di certezza e quindi al trattamento più indicato.

Le radiografie sono senz'altro utili, anche se sono meno importanti della visita e della raccolta di un'anamnesi accurata. Possono essere fatte anche nell'Ospedale a Lei più vicino, ma in caso di necessità il nostro Ospedale è in grado di eseguirle anche al momento della visita.

Per quanto riguarda la sua ultima richiesta non conosco colleghi che eseguono questo tipo di intervento in Sardegna, ma onestamente non posso escluderlo, anche perchè è praticamente impossibile conoscere tutti gli ortopedici italiani ; è comunque una tecnica che pochissimi ortopedici in tutto il mondo praticano su piccoli segmenti come le ossa delle mani e dei piedi.

Risposta di Dr. Sandro Reverberi il 5/06/2010 alle 17h07

Gentile dott. Riverberi

Mia figlia è affetta dalla nascita da brachimetatarsia del IV metarso ad entrambi i piedi. La bambina oggi ha 12 anni ed al momento non lamenta nessun problema funzionale, ma il suo imbarazzo psicologico  è sempre maggiore pertanto stiamo pensando all'intervento chirurgico.  Le chiedo se è consigliabile l'intervento d'allungamento a quest'età, oppure per una perfetta riuscita è consigliabile aspettare ancora qualche anno. La ringrazio per la cortese risposta.

Commento n°8 inviato da emilio il 9/06/2010 alle 12h14

L'intervento a questa età è possibile e la guarigione è più rapida perchè il processo di rigenerazione ossea è più attivo rispetto all'età adulta.   Perciò, se già costituisce un problema psicologico,  l'intervento è consigliabile. Se però non sussistono problemi psicologici o funzionali, personalmente preferisco farlo quando le cartilagini fertili sono chiuse perchè l'accrescimento del piede è già finito e lo scheletro è diventato più robusto e non cambierà più dimensioni (dai 14 anni circa).

Risposta di Dr. Sandro Reverberi il 9/06/2010 alle 23h36

La ringrazio per la cortese risposta, prenderò contatti con l'uffcio prenotazioni del suo ospedale, una visita e la conoscenza della piccola paziente Le permetterà di valutare la situazione al meglio.

 

Commento n°9 inviato da emilio il 10/06/2010 alle 10h53

salve dott. Riverberi

sono una ragazza di 17 anni affetta da brachimetatarsia al 4 dito di entrambi i piedi.. devo dire che aver scoperto che ci sono molte altre persone come me mi rende molto più tranquilla anche perchè il mio è sempre stato un problema fin da piccola dover nascondere i miei piedi e portare sempre scarpe chiuse.. fra circa un mese devo essere operata al policlinico di modena (non è troppo tardi per la mia età vero?) lei percaso sa se gli ortopedici a modena sono bravi? Sa se anche a modena l'intervento è gratuito o no?  Confesso di avere molta paura anche perchè essendo studentessa vorrei tornare per l'anno scolastico in forma in modo che nessuno sappia o veda il problema che ho al piede e vorrei anche sapere se si può camminare tranquillamente.. per operare anche l'altro piede devo far passare qualche anno oppure posso farli entrambi anche a distanza di qualche mese?

la ringrazio in anticipo cordiali saluti

Commento n°10 inviato da irene il 16/06/2010 alle 01h01

17 anni è un'età buona : l'accrescimento è ormai finito mentre il tessuto osseo è molto reattivo agli stimoli rigenerativi. Pur vivendo a 30 km di distanza da Modena, i contatti con i miei Colleghi di Modena sono molto scarsi ; in ogni caso Lei deve aver fiducia con chi l'ha seguita. Chi le ha consigliato l'intervento infatti deve conoscere bene la patologia, altrimenti non lo avrebbe fatto. Per gli altri quesiti che pone, bisognerebbe sapere che tipo di intervento le hanno proposto (le tecniche sono diverse e i tempi ed anche i risultati sono diversi). In ogni caso le faccio i miei migliori auguri per il suo prossimo intervento. Cordialmente

Risposta di Dr. Sandro Reverberi il 16/06/2010 alle 18h54

SALVE DOTT.  SANDRO REVERBERI , SONO UNA RAGAZZA DI SALERNO DI 24 ANNI E HO UN PROBLEMA CHE STA CONDIZIONANDO NEGATIVAMENTE LA MIA VITA VORREI CORTESEMENTE DA LEI DEI CHIARIMENTI. HO IL IV DITO DEL PIEDE DESTRO PIU' CORTO DI 1 CM O POCO PIU'. NON SO SE SI TRATTA DI BRACHIMETATARSIA O BRACHIDATTILIA ?!HO DATO UNO SGUARDO A VARI CASI DI BRACHIMETATARSIA MA IL MIO PROBLEMA MI SEMBRA DIVERSO.IL DITO NON è COSI' ARRETRATO MA è PIU' CORTO ED è LEGGERMENTE SPOSTATO AL DI SOTTO DEL  III DITO.VORREI SAPER SE è POSSIBILE RICORRERE ALL'OPERAZIONE TRAMITE FISSATORE... POTREBBERO SORGERE COPLICANZE OPPURE NON  ARRIVARE A RAGGIUNGERE LA GIUSTA LUNGHEZZA DEL DITO? LA PREGO MI AIUTI ...LO SO CHE E' UN PROBLEMA  ESTETICO E NON FUNZIONALE E CHE CI SONO PROBLEMI PIU' GRAVI MA SE SI PUO FARE QUALCOSA SPERO CHE MI AIUTI PERCHE' SONO STANCA DI NASCONDERMI.
SE TUTTO CIO' è POSSIBILE VORREI INFORMAZIONI PER POTER PRENDERE UN APPUNTAMENTO.LA RINGRAZIO PER LA CORTESIA ....

Commento n°11 inviato da lara il 21/06/2010 alle 20h38

La brachimetatarsia pura si manifesta con l'accorciamento del metacarpo, mentre il dito nella maggior parte dei casi (ma non sempre) ha dimensioni normali ; perciò si trova spostato indietro rispetto alla posizione normale, ma ha dimensioni normali e allungando il metatarso il piede riacquista la forma normale. Se invece il dito e soltanto il dito è più piccolo o deviato la deformità è diversa ; per una valutazione bisognerebbe fare le radiografie comparative di entrambi i piedi. Il trattamento dipende dal tipo di alterazione ; se il problema è scheletrico si interviene sullo scheletro, mentre se è solo delle parti molli bisogna fare un riequilibrio funzionale dei tendini, delle capsule articolari o della cute, che possa ripristinare un corretto allineamento.
Spero di esserle stato utile.

Risposta di Dr. Sandro Reverberi il 24/06/2010 alle 11h06

Buongiorno,

anche io soffro di questo problema e vorrei operarmi.Il galeazzi di milano dovrebbe farlo esatto?

Ma visto i tempi di degenza così lungo dovrei mancare da lavoro tutto questo periodo?

cordialità

Commento n°12 inviato da MONICA il 23/06/2010 alle 20h03

Non conosco personalmente i colleghi del Galeazzi, nè le tecniche che usano, ma se hanno esperienza con la tecnica Ilizarov nei piccoli segmenti ossei sono in grado di eseguirlo. Per i tempi tenga presente che, pur avendo un mini-allungatore nel piede, si può camminare senza problemi. Se il suo lavoro non comporta una prolungata stazione eretta (ad es. se fa l'impiegata e lavora seduta) può tornare presto al lavoro. Cordialmente

Risposta di Dr. Sandro Reverberi il 24/06/2010 alle 11h12

LA RINGRAZIO TANTO PER  LA CORTESE  ED  ESAURIENTE RISPOSTA.ULTIMA COSA.....SE PRENDESSI UN APPUNTAMENTO, PER UNA VISITA ACCURATA VERSO SETTEMBRE PRESSO L'OSPEDALE IN CUI OPERA ....QUANTO TEMPO DOVREI ATTENDERE PER L' EVENTUALE OPERAZIONE???
CORDIALI SALUTI..

Commento n°13 inviato da lara il 25/06/2010 alle 15h53

Purtroppo i tempi di attesa nel nostro Ospedale sono piuttosto lunghi, superano i sei mesi per queste patologie, che non rivestono caratteristiche di urgenza e che hanno numerosi pazienti in lista. Per evitare questo inconveniente sto valutando alcune offerte di alcune strutture private convenzionate della zona, che potrebbero permettere di accelerare i tempi senza aumentare le spese a carico del paziente. Però non ho ancora sufficienti informazioni per prendere decisioni definitive. Credo che a settembre io possa esserLe più preciso.

Cordialmente,

 

Risposta di Dr. Sandro Reverberi il 26/06/2010 alle 17h09

Buongiorno,sono una signora 36enne affetta da brachimetatarsia ,gia' brachimetatarsia,parola fino a pochi giorni fa a me sconosciuta.Ho vissuto tutti questi anni pensando che il problema che ho fosse solo un mio handicap,poi un giorno grazie a internet ho scoperto di non essere la sola e cosa piu' bella ho scoperto che c'e' lei che con questa tecnica dell'allungamento puo' finalmente cambiarci la vita!Ora mi domando sono troppo grande per l'operazione?Come devo fare per fissare un appuntamento con lei?Non voglio star qui a riempirla di domande quindi la saluto in attesa di una sua cortese risposta.

Commento n°14 inviato da RAFFAELLA il 27/06/2010 alle 14h28

mi debbo scusare del ritardo con cui Le rispondo. Il suo commento mi era sfuggito in mezzo agli altri  a cui avevo risposto durante le vacanze estive. Come ha già notato dalle altre e-mail, non è troppo tardi per l'intervento. Per l'altro suo quesito che mi ha fatto,  ho visto che ha già provveduto a prenotare la visita. La ringrazio perciò della sua pazienza e mi scuso di nuovo,

 

Risposta di Dr. Sandro Reverberi il 15/09/2010 alle 23h59

Salve dottore, ho un problema di Brachimetatarsia analogo a quello da Lei risolto ed esposto qui. Io abito nella zona di Padova e volevo chiederle se sa indicarmi qualche struttura o nome di un collega qui in Veneto che si occupi di questo problema. Grazie per la disponibilità.

Commento n°15 inviato da Massimiliano il 29/06/2010 alle 19h38

Gent.mo sig. Massimiliano,

la ringrazio per aver formulato il suo quesito. Vorrei qui rispondere definitivamente a chi mi chiede, come Lei, di inviare il nome di Colleghi Ortopedici o Podologi che  conoscano e trattino chirurgicamente la brachimetatarsia. Purtroppo non conosco tutti i miei Colleghi d'Italia e non conosco le metodiche che usano nè le loro abilità chirurgiche. Mi risulta perciò impossibile dare consigli su questo problema specifico e mi dispiacerebbe se un paziente, magari inviato presso un Centro di fama, non trovasse una risposta adeguata alle sue necessità.

Per capire bene il problema bisogna considerare che sulla brachimetatarsia sono stati scritti pochissimi lavori scientifici in italiano ; si comprende da ciò quanti siano i Chirurghi del piede interessati al problema e quanto pochi di essi abbiano una reale esperienza specifica sulla chirurgia.

Per tutte queste considerazioni evito di dare suggerimenti di questo tipo. Se si desidera un chirurgo del piede che abiti vicino  basta digitare sul motore di ricerca di Google le parole "chirurgia del piede" e il nome della città desiderata e troverete un numero di Colleghi che possono aiutarvi ; non è detto però che un buon Chirurgo del piede abbia una esperienza specifica sul trattamento della brachimetatarsia. E l'esperienza in questo campo è fondamentale per non aver sorprese o insuccessi.

Non me ne voglia quindi se non le posso suggerire nomi.

Cordialmente,

 

 

Risposta di Dr. Sandro Reverberi il 3/07/2010 alle 08h50

Gentile dottor Reverberi, il 06/04/2010 ho fatto la visita da Lei, per il mio problema ai piedi entrambi affetti da brachimetatarsia, e sono in attesa dell'intervento, che avverra' all'inizio dell'anno nuovo.Vorrei chiedele per favore. quando tempo deve passare per tornare a camminare e a tornare a lavorare. Mi scusi dottore ma a meta' giugno mia figlia si sposa e vorrei sapere se a quel tempo saro' guarita.Quando sono venuta per passare la visita da Lei ero molto emozionata e non ho fatto tutte le domande che avrei voluto per esempio quando tempo passera' per operare l'altro piede qualora non li facessi entrambi.Potro' mettere le scarpe per andare al lavoro. GRAZIE

Commento n°16 inviato da francesca il 7/07/2010 alle 17h08

gent.ma sig.ra Francesca,

torna a camminare subito con una scarpa tipo quella di Barouk oppure una ciabatta chiusa dorsalmente col velcro (per via dell'ingombro del fissatore). Per il lavoro appena si sente sicura può tornare a lavorare, se il suo è un lavoro sedentario come quello di una impiegata ; viceversa se il suo lavoro la obbliga a stare in piedi in maniera continuativa (ad esempio quello di una barista) è più prudente un periodo di relativo riposo. Se l'intervento viene fatto all'inizio dell'anno per giugno senz'altro è libera dal fissatore per la data del matrimonio di sua figlia. Tra un intervento e l'altro non c'è bisogno di un periodo di tempo particolare, basta che lei cammini correttamente e senza ausili sul piede già operato.

Risposta di sandro il 7/07/2010 alle 19h47

gentile dott. reverberi, che gioia aver scoperto che esiste una soluzione al mio problema!anch'io ho una brachimetartasia del IV raggio al piede sinistro!vorrei chiederle come posso fare per prenotare una visita nel suo ospedale?dove posso trovare un recapito?quante sono le probabilità che io non sia idonea all'intervento?spero proprio che la sua diagnosi non sarà questa perchè appena ho visto il suo sito ho iniziato a sperare e a sognare di avere un piede normale!  in attesa di una sua risposta La ringrazio  e la saluto cordialmente

Commento n°17 inviato da grazia il 14/07/2010 alle 09h14

gent.ma sig.ra Grazia,

per prenotare una visita è sufficiente telefonare al 0522-296227 (centralino del Poliambulatorio dell'Arcispedale S. Maria Nuova di Reggio Emilia). A quel numero le forniranno tutte le notizie di cui ha bisogno. Porti comunque delle radiografie recenti di entrambi i piedi, se possibile.

Per l'intervento, se non ha superato i 50 anni e non ha avuto precedenti interventi sul IV metatarso, è generalmente possibile farlo. E' preferibile farlo verso la fine dell'accrescimento perchè la rigenerazione ossea è più rapida, ma nulla vieta che si possa fare anche più tardi, tenendo conto però che i tempi di guarigione potrebbero essere più lunghi. I precedenti interventi possono essere una controindicazione (relativa, non assoluta) perchè gli innesti ossei applicati in precedenza sono meno vascolarizzati dell'osso originario e quindi potrebbero dare un ritardo di formazione di rigenerato.

Spero di aver risposto ai suoi quesiti.

 

 

Risposta di Dr. Sandro Reverberi il 14/07/2010 alle 18h28

Gentile dottor Reverberi, 

sono anche io affetta da brachimetatarsia al IV dito del piede destro. Questo difetto mi ha sempre condizionato la vita da un punto di vista psicologico, e credo che effettuerò l'intervento una volta raggiunta la maggiore età. Volevo chiederle se durante il trattamento si può camminare, ma soprattutto se dopo potrò riprendere tutte le normali attività! (Pratico ginnastica ritmica). 

La ringrazia in anticipo per la risposta.

Cordiali saluti

Commento n°18 inviato da Melissa il 18/07/2010 alle 00h20

gent.ma sig.ra Mellissa,

durante il trattamento può e deve camminare. La ripresa rapida del cammino è la migliore garanzia per favorire la rigenerazione dell'osso. Ovviamente per fare salti e corsa bisogna aspettare la fine del trattamento. Una volta rimosso il fissatore esterno riprenderà progresssivamente tutte le sue attività preferite.

Cordialmente,

 

 

Risposta di Dr. Sandro Reverberi il 18/07/2010 alle 08h35

Gentile Dott.

come tutti gli altri anche io presento Brachimetatarsia del IV metatarso ma ad entrambi i piedi. Premesso che chiamero' presto il numero da lei indicato per prendere appuntamento e cercare di risolvere un problema che mi affligge tutte le estati, vorrei sapere da che cosa sia causato? Ho 26 anni e sono stato sempre costretto a nascondere le dita perche sono veramente brutte. Vorrei inoltre chiederle una cosa, penso che i miei metatarsi vadano allungati di 1 cm, in questo caso durerebbe sempre dai 3 a 5 mesi il trattamento? ho letto che si allunga di 0,5/1 mm al giorno, in un mese non ce la faccio? la ringrazio a presto cordiali saluti Andrea

Commento n°19 inviato da Andrea il 21/07/2010 alle 16h07

gent.mo sig. Andrea,
la causa è nella maggior parte dei casi congenita ed ereditaria. Questo però non significa che si trasmetta a tutti i figli, tant'è che nella maggior parte dei casi i genitori delle persone colpite non sono affetti (anche se in alcune famiglie c'è una discendenza diretta genitore-figlio). Può saltare (e spesso salta) alcune generazioni. Inoltre si manifesta in maniera spesso asimmetrica nello stesso individuo (spesso colpisce solo un lato o prevalentemente un solo lato).
Per quanto riguarda la sua seconda domanda, la lunghezza da recuperare è fondamentale per determinare il tempo di trattamento, anche se non è l'unico fattore. il tempo medio di trattamento varia dai 3 ai 5 mesi, ma ci sono pazienti che impiegano  meno di 3 mesi. Un mese però è sicuramente troppo poco. Una frattura semplice del metatarso impiega 30 gg. circa. Nel caso della brachimetatarsia si pratica una frattura con una diastasi (cioè distanza tra i due monconi di osteotomia) di un cm almeno, la cui lunghezza effettiva viene raggiunta dopo 20-30 gg. ; quindi ci impiegherà a guarire sicuramente di più di 30 gg. In ogni caso nel frattempo si può muovere e deve continuare a camminare e caricare ; questo faciliterà la consolidazione.
Spero di aver chiarito i suoi dubbi.
Cordialmente,

Risposta di Dr. Sandro Reverberi il 21/07/2010 alle 22h55

gentile Dottore,

ho 32 anni e sono affetta da brachimetatarsia in entrambi i piedi, non è mai stato per me un problema psicologico l'unico limite è sempre stato il non poter mettermi le scarpe aperte d'estate, ma per il resto non ho mai nascosto i piedi (al mare, in piscina); i miei piedi però hanno un altro problema l'alluce valgo ed in alcuni momenti mi provoca dei dolori per questo ho pensato di poter risolvere tutto. E' possibile?

Ringraziandola le porgo distinti saluti

Commento n°20 inviato da Elena il 28/07/2010 alle 18h44

se la brachimetatarsia è, come nella maggior parte dei casi, presente nel IV raggio del piede, non è probabile che il dolore all'alluce dipenda dalla deformità del IV metatarso. Dato che anche un aluce valgo alla sua età raramente è causa di dolore, a meno che non abbia già un quadro artrosico, prima di pensare ad un approccio chirurgico bisogna valutare bene quale è l'origine del dolore (sciatalgia in territorio di L5 ? altro?). La correzione della deformità congenita è possibile, ma prima bisogna cercare di capire quali sono i disturbi che realmente affliggono il paziente.

Per ora la saluto,

Dr. Sandro Reverberi

Risposta di sandro il 28/07/2010 alle 18h59

Gentile Dottore,

ho 20 anni e sono affetta da brachimetatarsia al iv metatarpo del piede sinistro, come la ragazza della foto. Vorrei sapere se l'operazione viene effettuata in anestesia locale o totale, e se ci sono possibilità di complicazioni successive all'intervento, come ad esempio problemi di stabilità, di equilibrio e difficoltà a riprendere la consueta attività motoria.

La ringrazio anticipatamente e le porgo distinti saluti

Commento n°21 inviato da Martina il 15/08/2010 alle 21h54

Gent.ma sig.ra Martina,

l'intervento, come può leggere dagli altri commenti, viene fatto in anestesia locale (viene anestetizzata solo la parte del piede interessata, per intenderci). Tutto il resto rimane normale.

Come tutti gli interventi, le somplicanze sono sempre possibili, e sono rappresentate principalmente da problemi legati alle medicazioni o alla presenza di un corpo estraneo (il fissatore) e scompaiono dopo la rimozione. Quelle che riferisce Lei (problemi di stabilità ed equilibrio sono praticamente impossibili, in quanto la superficie di appoggio del piede viene migliorata e aumentata). La difficoltà nel riprendere il cammino, dato che dopo l'intervento dovrebbe riprendere a caricare e camminare subito, è molto rara e dipende prevalentemente dalla paura più che dall'intervento in sè.

Risposta di Dr. Sandro Reverberi il 25/08/2010 alle 13h46

Ho visto questo sito e vorrei chiedere qualche informazione. Risiedo  a Roma ma sono disposto a raggiungere anche un vostro centro specializzato in altra Regione per visite, se cortesemente mi date indicazioni in merito per eventuali appuntamententi.

Mia figlia ha 15 anni, ed è affetta da brachimetatarsia del 4° dito del piede, non abbiamo ancora fatto alcuna radiografia, ma solo documentati tramite internet.

E' in tempo con l'età per un eventuale intervento chirurgico? Quanto tempo può durare la degenza? L'intervento in questione è mutuabile?  

 Grazie per le risposte

Nel caso fosse  

Commento n°22 inviato da MUGAVERO CONCORDIO il 23/08/2010 alle 17h20

gent. sig. Mugavero,

l'età è già buona; se l'accrescimento del piede è finito (questo è visibile dalle radiografie, che mostrano se le cartilagini di accrescimento sono già saldate o no), è il momento ideale per intervenire perchè è ancora molto giovane e la rigenerazione ossea è rapida.

La degenza è normalmente di 1 o 2 giorni. L'intervento viene fatto in convenzione con il Sistema sanitario nazionale.

Cordialmente,

Dr. Sandro Reverberi

Risposta di sandro il 1/09/2010 alle 01h15

Gent.mo dott. Reverberi, sono Sonia, mamma di Miriana, una ragazza di 16 anni che è stata già da Lei visitata nel Giugno 2009 ed è stata ora chiamata per l'operazione il prossimo 22 Ottobre 2010. Ho molte perplessità, non tanto per l'operazione, ma soprattutto per la distanza Roma - Reggio Emilia poichè il periodo che dovrà portare l'allungatore è un po' lungo. Alla visita, non le ho detto che Miriana è affetta da nanismo ipofisario e di conseguenza, le sue ossa sono state stimolate per la crescita con ormoni sintetici. Per questo ho paura che le sue ossa siano più deboli rispetto alle altre persone. Vorrei incoraggiare mia figlia e per questo cerco in Lei delle rassicurazioni. Da ultimo, Le chiedo quanti sono all'incirca i controlli da affrontare dopo l'inserimento della "macchinetta"? ... e per le radiografie, dovremmo venire a Reggio Emilia??? Scusi se Le ho fatto tutte queste domande, ma vorrei tranquillizzare ed incoraggiare Miriana, ma con tutte queste ansie, purtroppo non sono in grado e cerco il Lei dei chiarimenti. Confido al più presto in una sua risposta e cordialmente La saluto.

Nn

Commento n°23 inviato da Sonia il 23/09/2010 alle 10h28

gent.ma sig.ra Sonia,

la brachimetatarsia può essere associata a sindromi disendocrine (come il nanismo ipofisario) e ad altre malattie rare come la s. di Turner, la s. di Down, lo pseudoipoparatiroidismo, la s. di Albright, ecc. che possono influire sul metabolismo osseo e quindi possono modificare la produzione di callo osseo in seguito a frattura. La presenza di una di queste malattie però non è una controindicazione assoluta all'allungamento. Non possiamo escludere a priori un lieve prolungamento del tempo di trattamento, ma non ci dovrebbero essere problemi particolari per la consolidazione.

La distanza da Reggio Emilia è un fattore da non sottovalutare. Tenga presente però che la grandissima maggioranza dei pazienti operati per brachimetatarsia vengono da regioni diverse dall'Emilia e che fortunatamente i mezzi informatici permettono di annullare le distanze. Le medicazioni e l'allungamento sono operazioni molto semplici e i familiari o la paziente stessa sono in grado di farle senza problemi. I nostri pazienti tornano a controllo generalmente ogni 30-40 gg. Consideri quindi 3-4 controlli dopo l'intervento. La paziente, se vuole, è comunque in grado di venire da sola con il treno (il cammino e il carico sono utili per la rapida guarigione).

Cordialmente,

Dr. Sandro Reverberi

Risposta di sandro il 23/09/2010 alle 12h10

Gentile Dott. Reverberi,

il giorno 30 agosto, presso l'ospedale S.Maria Nuova di Reggio Emilia lei mi ha visitata e mi ha consigliato l'intervento di allungamento e mi ha inserito in lista di attesa per effettuare l'intervento nei primi giorni di Gennaio 2011. Nel suo referto medico mi ha evidenziato che sarei stata contattata nei primi giorni di Dicembre per la data esatta in cui sarebbe stato effettuato l'intervento in Gennaio. Oggi scopro che lei non è più in forza all'ospedale, che la mia prenotazione è inesistente e che non sono neppure in lista di attesa. Cosa è successo ? Gradirei una sua pronta risposta in merito. Grazie

Commento n°24 inviato da Maria il 6/01/2011 alle 10h59

Gent.ma sig. Maria,

diversi mesi fa avevo avanzato delle richieste all'Ospedale proprio in relazione alla situazione critica della lista di attesa di molti miei pazienti, che (come Lei) avevano aspettato più di un anno prima di poter essere operati. Dato che l'Ospedale non mi ha risposto in maniera soddisfacente per risolvere questi problemi, ho deciso di abbandonare l'Ospedale pubblico per   passare (proprio all'inizio di questo anno) al settore privato, dove spero di poter proseguire la mia attività in maniera più efficiente e adeguata alle esigenze dei pazienti. Tutto questo non dovrebbe cambiare molto per il paziente che voglia essere operato da me; cambierà solo la sede della sala operatoria, che sarà quella di un centro privato convenzionato invece della sala operatoria di un ospedale pubblico. Non ci sono aggravi di spesa o altri oneri a carico del paziente. La prenotazione che Lei ha già per me vale ugualmente e Lei non deve far niente altro che attendere il suo momento. Non è stata chiamata fino ad ora solo perchè l'attività chirurgica inizierà a partire dal 10/1/2011 e il materiale necessario per questo tipo di interventi è ancora in arrivo. Nell'ospedale dove ho lavorato fino ad ora, purtroppo c'era la disponibilità materiale per fare massimo 3-4 interventi di questo tipo in un anno (a fronte di una richiesta molte volte superiore) e nessuno dei miei colleghi si è mai interessato realmente o mi ha mai aiutato in questa mia attività. Le chiedo quindi, se vuole mantenere la sua prenotazione, di inviarmi i suoi dati anagrafici alla e-mail :

reverberisandro@gmail.com

Verrà ricontattata a breve scadenza.

Risposta di sandro il 6/01/2011 alle 19h47

Gentile Dottore,

soffro anche io di brachimetatarsia del 4 metatarso ad entrambi i piedi, volevo sapere quali sono i contatti (telefonici o mail) per poter prenotare una visita e mettersi poi in lista per l'operazione.

Grazie

Cordiali Saluti

 

Commento n°25 inviato da AMANDA il 19/01/2011 alle 10h52

Attualmente lavoro presso la Casa di cura Villa Verde di Reggio Emilia, v. Lelio Basso 1.

Per prenotare una visita può telefonare al numero 0522-328612

Risposta di Dr. Sandro Reverberi il 19/01/2011 alle 12h04

Gentile Dottore, sono una donna di 34 anni, vivo a milano e soffro di brachimetatarsia ad entrambi i piedi, ho visto il suo blog e dal momento che facendo una ricerca in internet non ho trovato nessun ospedale a Milano che trattasse specificatamente questo problema, ho pensato di rivolgermi a lei nella speranza che la distanza Milano-reggio Emilia non sia un problema.Vorrei sapere quali sono le modalità per prenotare e fissare un appuntamento e quali sono i costi di intervento.Spero in una sua risposta.Grazie

Cordiali saluti.

Commento n°26 inviato da francesca il 14/05/2011 alle 12h27

Gent.ma sig.ra Francesca,

La ringrazio del suo interesse. Il modo più rapido ed economico per lei è venire a Reggio Emilia presso lo studio privato Fisioemme, in v. Emilia all'Ospizio n°118 tel. 0522-330250  dove visito da poco tempo il venerdì sera dalle 17 alle 19,30. In alternativa, presso la Casa di Cura Villa Verde, sempre a Reggio Emilia in via Lelio Basso 1, tel 0522328612.

I costi dell'intervento variano a seconda di diversi parametri, tra i quali i tipo di allungatore da impiegare (o i tipi di allungatore in caso di intervento multiplo), i giorni di degenza, il numero di visite programmate, ecc., ma sono comunque modesti.

Risposta di dr. Sandro Reverberi il 15/05/2011 alle 21h28

Buongiorno Dottore,

io ho effettuato una visita di controllo al Cto di Torino per brachimetatarsia al piede sinistro, ho fatto le lastre perchè mi sono state richieste per un miglior quadro clinico,vorrei solo sapere se ho fatto bene e se conosce altri casi risolti a Torino; io vorrei finalmente risolvere questo problema, Grazie. Saluti.

Commento n°27 inviato da Ylenia il 2/09/2011 alle 14h34

Le radiografie sono senz'altro indispensabili per valutare la forma e le dimensioni del metatarso da allungare, ma anche per vedere se ci sono altre malformazioni associate (ad es. delle falangi o dei metatarsi vicini). Non conosco pazienti di Torino operati nè conosco le tecniche che attualmente utilizzano al CTO. A Torino conoscevo il Prof. G. Pisani, del quale avevo frequentato un corso di Chirurgia del piede quando era ancora primario ad Alba; ma ora non so se operi più, nè so se si sia mai interessato di questa patologia, piuttosto particolare.

Cordialmente,

Dr. Sandro Reverberi

Risposta di sandro il 2/09/2011 alle 22h11
sono una razza di 22 anni e soffro d questa patologia sia al 3 che al 4 metatarso di entrambi i piedi e vorrei sapere se è possibe effettuare l'allungamento in questo caso... io vivo a Napoli e vorrei sapere se c sono altri centri almeno per effettuare la visita qui... spero in una sua risposta ... grazie
Commento n°28 inviato da irene il 18/09/2011 alle 00h27

gent.ma sig.ra Irene,
credo che a Napoli non ci siano Colleghi che si interessano
specificatamente di questo problema, dato che dalla provincia di
Napoli, Caserta e Salerno mi sono stati inviati diversi pazienti.
Se desidera prendere un appuntamento presso il nostro centro può
prenotare la visita al 0522-328612 (Centro prenotazioni visite
ambulatoriali Casa di cura polispecialistica Villa Verde, v. Lelio
Basso 1 Reggio Emilia).
Per i costi attualmente l'intervento è gratuito essendo coperto dal
Servizio sanitario nazionale. Dopo l'intervento dovrà tornare a
distanza di circa 14-40-70-100 gg. per effettuare i controlli clinici
e radiografici ambulatoriamente. I fissatori (facendo l'intervento
contemporaneamente in entrambi i metatarsi) verranno rimossi a
consolidazione avvenuta, dopo un periodo variabile a  seconda della
lunghezza da recuperare (dai 3 ai 5 mesi nella maggior parte dei
casi).
Altre informazioni le può trovare nei commenti a fondo pagina del link:
http://ortopedia.over-blog.com/article-30247484-6.html#comment89001718
Cordialmente,
Dr. Sandro Reverberi

Risposta di sandro il 22/09/2011 alle 01h05
sono una razza di 22 anni e soffro d questa patologia sia al 3 che al 4 metatarso di entrambi i piedi e vorrei sapere se è possibe effettuare l'allungamento in questo caso... io vivo a Napoli e vorrei sapere se c sono altri centri almeno per effettuare la visita qui... spero in una sua risposta ... grazie
Commento n°29 inviato da irene il 18/09/2011 alle 00h30

gent.ma sig.ra Irene,
credo che a Napoli non ci siano Colleghi che si interessano specificatamente di questo problema, dato che dalla provincia di Napoli, Caserta e Salerno mi sono stati inviati diversi pazienti.
Se desidera prendere un appuntamento presso il nostro centro può prenotare la visita al 0522-328612 (Centro prenotazioni visite ambulatoriali Casa di cura polispecialistica Villa Verde, v. Lelio Basso 1 Reggio Emilia).
Per i costi l'intervento è gratuito essendo coperto dal Servizio sanitario nazionale. Dopo l'intervento dovrà tornare a distanza di circa 14-40-70-100 gg. per effettuare i controlli clinici e radiografici ambulatoriamente. I fissatori (facendo l'intervento contemporaneamente in entrambi i metatarsi) verranno rimossi a consolidazione avvenuta, dopo un periodo variabile a  seconda della lunghezza da recuperare (dai 3 ai 5 mesi nella maggior parte dei casi).
Altre informazioni le può trovare nei commenti a fondo pagina del link (dove troverà anche il suo):
http://ortopedia.over-blog.com/article-30247484-6.html#comment89001718
Cordialmente,

Risposta di sandro il 18/09/2011 alle 15h00

Gent.mo Dott.Reverberi, si avvicina la data del mio intervento di allungamento del metatarso e i dubbi crescono.Io sono molto contenta che finalmente realizzero' il mio sogno piu' grande ma tutti parenti e amici mi dicono che sono una pazza ,che adesso non ho problemi, dolori ecc. e che dopo l'intervento dovro' soffrire ! Io invece avrei bisogno di qualcuno che mi tranquillizzi e che mi faccia affrontare l'operazione in tranquillita' assoluta. Mi scusi per il mio sfogo ma ne avevo bisogno.

Commento n°30 inviato da Raffaella il 18/09/2011 alle 14h20

Ogni intervento comporta dei sacrifici, più o meno grandi. Se il risultato per lei è importante, vedrà che i sacrifici che dovrà affrontare sono piuttosto modesti. Certo il trattamento della brachimetatarsia non è una necessità ; si vive tranqullamente anche senza correggere questa deformità. Ma se questa malformazione viene vissuta come un difetto da nascondere e il problema fisico diviene anche un problema mentale rilevante, l'intervento diventa necessario in quanto è l'unica soluzione in grado di risolvere entrambi i problemi, Lei è l'unica persona in grado di valutare se l'intervento sia necessario o no, Solo Lei conosce l'entità del problema che, ripeto, è nella maggior parte dei casi più psicologico che fisico (ma per questo non meno importante, anzi). Vada quindi tranqulla e faccia la sua scelta serenamente.

Risposta di sandro il 22/09/2011 alle 01h02

Buongiorno Dott. Reverberi, ho prenotato una visita con Lei il giorno 13 otobre e sinceramente non vedo l'ora he arrivi quel giorno.......Sono una ragazza di 32 anni ed abito a Milano.

Anche io, in entrambi i piedi, sono affetta da branchimetatarsia (termine a me sconosciuto fino a poco tempo fa)

Quando sarò da Lei le spieghero' tutti i miei disagi e tutte le complicazioni psicologiche che ho.......

A presto

Sarina

Commento n°31 inviato da SABRINA il 29/09/2011 alle 13h25

gent.ma sig.ra Sabrina,

nella maggior parte dei casi di brachimetatarsia i problemi psicologici sono più importanti di quelli fisici. Per fortuna generalmente vanno via dopo l'intervento!

 

Risposta di sandro il 30/09/2011 alle 00h44

Grazie per avermi risposto, finalmente un vero medico! pensi che 4 anni fa feci una visita da un ortopedico e questo mi rispose che se volevo risolvere il problema dovevo tagliare il dito con la malformazione.Ovviamente rinunciai al pensiero di operarlo. E' stato un vero sollievo leggere che l'operazione è gratuita e che non avrò più il timore di andare in piscina, ecc..ecc..

Sa se quest'operazione è fattibile anche a Roma?

GREZIE GRAZIE GRAZIE

Anna

Commento n°32 inviato da ANNA il 13/10/2011 alle 20h09

Gentile dottore,

sono la mamma di un bambino di  mesi nato con una mano più piccola di 1 cm...Tutte le varie visite che abbiamo effettuato ci hanno sconsigliato ad intervenire chirurgicamente...Volevo se possibile un suo parere dato chr ho visto dei veri e propri miracoli.Piara

Commento n°33 inviato da piera pervinca il 17/10/2011 alle 18h35

gent.ma sig.ra Piera,

prima di tutto bisognerebbe che Lei precisasse meglio cosa intende per mano più piccola di un cm. Intende che tutta la mano è normale ma solo più corta, oppure che sono solo le dita ad essere più corte. Oppure intende che la mano è più corta ma anche l'avambraccio è più piccolo e viene utilizzato meno? ci sono anche limitazioni funzionali oppure il problema è solo di lunghezza? Inoltre, quanti mesi ha il piccolo?

In ogni caso la ipoplasia di una mano generalmente non richiede un intervento di allungamento in età precoce, ma una classificazione corretta della malformazione, un monitoraggio delle condizioni attuali e della sua evoluzione nel corso dell'accrescimento sarebbero comunque elementi importanti per poter valutare se e come intervenire.

Risposta di sandro il 17/10/2011 alle 23h34

Gentile dottore,

Il mio bambino ha 6 mesi,dalle ultime visite fatte con il chirurgo della mano ci ha detto che è affetto da brachidattilia.Il braccio è uuale all'altro,solo la manoha questa caratteristica più piccola nella conformazione palmo più corto e dita più corte.Volevo solo sapere se è possibile una correzione.aaaaaaaain attesa di un Suo riscontro porgo cordiali saluti.Piera

Commento n°34 inviato da piera pervinca il 18/10/2011 alle 19h18

gent.ma sig.ra Piera,

se è più corto il palmo della mano si tatta di brachimetacarpia (a meno che non sia una anomalia del carpo). Se invece  sono le dita più corte si parla di brachifalangia, che può essere di tutte le falangi oppure della sola falange distale (brachitelefalangia) oppure della falange media (brachimesofalangia), ecc. L'aspetto della brachimetacarpia potrebbe sembrare simile a quello della brachifalangia (le dita sembrano più corte in entrambi i casi, ma in realtà nella brachimetacarpia vera è solo il metacarpo ad essere più corto). Tali malformazioni possono essere isolate e sporadiche oppure far parte di quadri sindromici più complessi.

Per ora l'unica cosa che può fare è documentare adeguatamente la situazione attuale, valutare la eventuale presenza di anomalie genetiche, osservare lo sviluppo ulteriore, evitare di trasmettere al bambino le ansie dei genitori.

Generalmente il problema rimane di entità relativamente modesta finchè, tra i 10 e i 14 anni, comincerà la fase di accrescimento. Se e quando il problema diventasse importante sia dal punto di vista funzionale che dal punto di vista psicologico (e su questo i genitori hanno un'influenza notevole) può essere indicato l'intervento chirurgico. Si possono infatti allungare sia le falangi che i metacarpi, ma certamente non all'età di 6 mesi.

Cordialmente,

Risposta di Dr. Sandro Reverberi il 19/10/2011 alle 10h31

Gentile dottore,il bambino è affetto da(termine esatto)da SIMBRACHIDATTILIA il chirurgo che ce l'ha in cura ha programmato l'intervento ad un anno di età ed esattamente vuole fare un abbassamento di spazi tra le dita...A riguardo sono molto scettica,il chirurgo è un noto professore di Milano.In attesA DI UNA SUA RISPOSTA PORGO cordiali saluti

Commento n°35 inviato da piera pervinca il 19/10/2011 alle 13h55

Ora la sua richiesta è più chiara. Si tratta della associazione tra la sindattilia e brachidattilia. La deformità quindi non dovrebbe essere del metacarpo ma delle falangi (in genere la falange media). Tale deformità può essere isolata ma a volte si associa ad una s

indrome di Poland (una ipotrofia del muscolo pettorale e a volte di altri muscoli della spalla, che si rende evidente ad un'età più avanzata). Generalmente, se la sindattilia è solo cutanea, si consiglia il trattamento precoce se sono colpite le dita anulare-mignolo o pollice-indice; mentre se le dita colpite sono medio e anulare si potrebbe anche aspettare perchè con la crescita non si verificano deviazioni rotatorie o deformità in flessione del dito più lungo. Se ci sono anomalie scheletriche associate (sindattilia complessa) il problema può essere di difficile soluzione e solo chi ha visitato il bambino può dare un giudizio motivato. In ogni caso, se la funzione della mano è buona e il bimbo riesce a usare le sue dita per prendere gli oggetti si può aspettare un'età in cui l'intervento risulta più semplice (e anche meno rischioso).

Risposta di sandro il 20/10/2011 alle 00h26
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