Frattura ampiamente esposta della gamba sin con lesione dell'arteria poplitea e del nervo sciatico popliteo interno ed esterno
20 feb 2012 | Il paziente è un ragazzo di 14 anni, che in seguito ad incidente stradale riportava lo schiacciamento dell'arto inf sin con ... | |||
| frattura esposta della gamba (comminuta dell'epifisi e pluriframmentaria della meta-diafisi della tibia) e lussazione della tibio-peroneale prossimale a sin, assieme ad una frattura diafisaria chiusa del femore sin ed una lesione capsulolegamentosa del ginocchio. | |||
| purtroppo associate a queste fratture c'era la lesione dell'arteria poplitea con assenza dei polsi periferici e la paralisi completa dello sciatico popliteo interno ed esterno (con anestesia completa della gamba e del piede e paralisi di tutti i muscoli della gamba e del piede). | |||
Questo è il quadro radiografico intra-operatorio, eseguite con l'amplificatore di brillanza per l'urgenza di portare il paziente in sala operatoria, in cui si distingue (male) la frattura pluriframmentaria della tibia prossimale. | ||||
| Dopo aver stabilizzato rapidamente la frattura femorale con un chiodo endomidollare (che non è stato bloccato per l'estrema urgenza di lasciare operare i chirurghi vascolari per salvare l'arto)... | |||
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venne fatta una arteriografia intraoperatoria, che dimostrava la lesione della arteria poplitea. | ||||
Pertanto venne lasciato il campo ai chirurghi vascolari per la ricostruzione dell'arteria poplitea con un innesto prelevato dalla safena controlaterale | ||||
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Successivamente venne applicato un fissatore di Ilizarov per permettere la guarigione dell'osso e delle parti molli | ||||
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Questo è il controllo post-operatorio | ||||
Dopo 2 gg. si sviluppò una grave sindrome compartimentale, che venne trattata con una fasciotomia d'urgenza delle due logge della gamba. | ||||
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| Dato che antero-medialmente nella zona dell'impatto si era formata una escara necrotica, con una grossa perdita di sostanza ossea in profondità... | |||
avendo già montato il fissatore di Ilizarov abbiamo pensato di richiudere la perdita di sostanza cutanea ed ossea ricorrendo al trasporto osseo di un frammento tibiale in senso disto-prossimale. | ||||
Il trasporto osseo (ascensore) del frammento tibiale in senso disto-prossimale avrebbe portato con sè la cute che avrebbe gradualmente richiuso il buco. | ||||
Qui vedete il fissatore una volta concluso il trasporto osseo, quando il II anello è stato trasferito distalmente perchè diventato inutile. | ||||
Col passar del tempo la cute si è chiusa sia nella zona dell'escara che nella parte delle fasciotomie e la frattura lentamente è guarita. | ||||
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Dopo 10 mesi venne rimosso il fissatore di Ilizarov e così riprese a camminare anche senza bastoni, ma... | ||||
A distanza di 4 mesi, in seguito ad una nuova caduta, si verificò la frattura composta a livello del focolaio; dopo altri 2 mesi la frattura è guarita semplicemente con l'uso di un tutore | ||||
Questo è il risultato clinico e radiografico finale: ora cammina con un piccolo tutore dinamico (Dyna-ankle) che sostituisce la molla di Codivilla e permette una deambulazione autonoma senza una zoppia evidente. | ||||
Sono residuati un piede equino dinamico ma ben correggibile passivamente, dita in griffe anch'esse correggibili, senza vizi torsionali o angolari. Il ginocchio è ben mobile oltre i 90° , lievemente instabile per la pregressa lesione capsulo-legamentosa. La flessione attiva delle dita è accennata. Il segno di Tinel è presente a livello del piede, sia dorsalmente che nella pianta . | ||||
| Qui potete vedere il risultato finale a distanza di 2 anni dalla frattura ; il ragazzo cammina bene e la piccola zoppia, anche con scarpe normali e senza ausili, è quasi inavvertibile | |||